Etica della fotografia

http://www.clickblog.it/post/10722/il-dilemma-etico-sulla-foto-di-fabienne-cherisma

Spesso si confonde il senso e il valore della documentazione con l'effetto stucchevole e ancor più spesso si sconfina in quella morbosità priva di rispetto etica e sensibiltà che dovrebbe avere un fotoreporter.

Interessante il lavoro di Kevin Carter, che proprio per il dilemma etico-morale che generò la sua foto si tolse la vita

http://www.clickblog.it/post/5315/lafrica-di-kevin-carter

Difficile (almeno per me) dare un giudizio. Io con la macchina fotografica cazzeggio, non ci lavoro e quindi non riesco a dire "si è giusto" o "no è sbagliato". Però amatore o professionista che sia un fotografo non è da negare il fatto che quando si è in giro per far foto, appena ci capita davanti un qualcosa di particolare, non ci si pensa su due volte e si scatta. Certo, un conto è trovarsi per caso a fotografare per esempio un incidente, un conto è piazzarsi ed aspettare che l'incidente accada. Nel caso di Cherisma vedere il primo scatto mi fa venire dei dubbi sull'etica, a guardare il secondo questi dubbi vacillano e mi viene da dire "che avvoltoi". Però come detto prima non mi sento di giudicarli. Personalmente forse nel loro caso scatterei, ma poi me la terrei per me, non la pubblicherei. A volte ci sono posti in cui vado dove non prendo la macchina fotografica, pur sapendo che magari potrei fare delle belle foto, ma lo faccio perchè certi ricordi li voglio tenere intimi, dentro di me e non li voglio condividere nemmeno con una fotografia. Ma questi sono tutti pensieri che faccio in qualità di cazzeggiatore in fotografia, non di professionista. E comunque l'etica è in discorso molto soggettivo, secondo me non c'è un limite oggettivo che delimita il buon gusto.

è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontico ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.
L'etica può anche essere definita come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto degli altri. Essa pretende inoltre una base razionale, quindi non emotiva, dell'atteggiamento assunto, non riducibile a slanci solidaristici o amorevoli di tipo irrazionale. In questo senso essa pone una cornice di riferimento, dei canoni e dei confini entro cui la libertà umana si può estendere ed esprimere. In questa accezione ristretta viene spesso considerata sinonimo di filosofia morale: in quest'ottica essa ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell'uomo.
Ma l'etica si occupa anche della determinazione di quello che può essere definito come il senso, talvolta indicato con il maiuscolo Il Senso dell'esistere umano, il significato profondo etico-esistenziale (eventuale) della vita del singolo e del cosmo che lo include.

in base alla definizione da wikipedia di etica sono pienamente in accordo con Diego considerando la mia fotografia come presa di coscienza di un attimo, e tante volte prendo la compatta apposta per poter scattare senza farmi notare, ma lo scatto rimane mio e cosciente dell'uso che potrei farne

Un articolo inerente al tema:

http://www3.lastampa.it/arte/sezioni/mostra-della-settimana/articolo/lstp/401372/

Si potrebbe aprire una categoria sul forum intitolata "Seghe Mentali e affini". Nel senso che sul tema Etica della fotografia od anche Etica in genere si può andare avanti a discutere senza concludere nulla per centinaia di anni (anzi i filosofi ne discutono invano da almeno tremila anni).Poi ci sono quelli che hanno la verità in tasca ed allora mi inchino ...

Aspetta che la cerco....azz in tasca ho solo banconote da 500€ ma nessuna verità....

Diego Corvasce ha scritto:Aspetta che la cerco....azz in tasca ho solo banconote da 500€ ma nessuna verità....

Davanti ad una banconota da 500€ mi inchino sempre!!

Ah ah ah!!! Dipende da dove si trova rispetto a te chi ha la banconota in mano!!!!.....dai dino non divaghiamo cadendo nel volgare!!

Matteo Maso ha scritto:
Spesso si confonde il senso e il valore della documentazione con l'effetto stucchevole e ancor più spesso si sconfina in quella morbosità priva di rispetto etica e sensibiltà che dovrebbe avere un fotoreporter.

Sì, forse possiamo discutere sull'etica del fotografo.
Forse però dovremmo discutere anche dell'ipocrisia del pubblico che vuole altrettanto morbosamente vederle queste immagini.
Non possiamo volere la documentazione giornalistica e fingere di non sapere che per averla è necessario anche tutto questo.
Noi, dalle nostre poltrone, possiamo commuoverci davanti ad un'immagine cruda. Perché possiamo fare questo, è necessario che qualcuno la scatti, con fermezza, senza indecisione, senza mano che trema.
Non sto difendendo la categoria dei fotogiornalisti, sto facendo un esame di coscienza prima di puntare il dito.