foto copertina libro famoso - 5 contest 2012-2013

Io noto che nelle votazioni predomina nettamente il giudizio estetico (foto bella o accattivante) e non viene quasi per nulla tenuto in conto l'aderenza al tema, specie in contest "concettuali" come questo. E' chiaro che se il tema fosse ad es "gatto" sarebbe facile essere in tema.

stego ha scritto:Io noto che nelle votazioni predomina nettamente il giudizio estetico (foto bella o accattivante) e non viene quasi per nulla tenuto in conto l'aderenza al tema, specie in contest "concettuali" come questo. E' chiaro che se il tema fosse ad es "gatto" sarebbe facile essere in tema.

Mi trovi d'accordo, ma sarebbe anche bello dare un giudizio tecnico alla foto, come sarebbe bello fare un dibattito a fine votazione...ci sarebbero tante cose bella da fare!

Il prossimo tema è "angolo di ripresa insolito".
Questo non vuol dire che basta puntare l'obiettivo al cielo, sdraiarsi per terra, fare la foto dalla serratura.
Vuol dire scegliere un soggetto e cercare di fotografarlo in modo insolito.

Ma dai! Non ci avevo mica pensato!!

stego ha scritto:Ma dai! Non ci avevo mica pensato!!

Lo so che non ci avevi pensato per quello che l'ho detto! :p

d'accordo su quanto dice Matteo, ma libro famoso allora si doveva specificare che tipo di famosità deve avere. Il libro Cuore o Pinocchio vanno bene, ma allora tutti gli altri se non sono dei best sellers, sono legati all'entourage di lettura. Allora se io che adoro la letteratura straniera avessi usato un libro di Nazim Hikmet che è considerato uno dei più grandi poeti turchi, oppure Byron o Walt Whitman, sarei stato fuori tema? Ma solo perché non sono libri in vendita nella grande distribuzione o perché non solleticano la pruderie come le "50 sfumature di Gigio" (Gigio, non grigio ho scritto giusto) Il libro di Fabio Volo, nemmeno sapevo esistesse, né ne ho sentito parlare dagli amici che frequento. Però la foto di cover mi sembrava "intonata" con il titolo e magari l'avrei anche sfogliato per capire di cosa trattava. Non sopporto i romanzi e come tali avrei dovuto scegliere, fra la saga di Harry Potter o quelli di Willbur Smith? Quindi plauso a tutti quanti hanno cercato di far combaciare un'idea letteraria con un'immagine visiva concettuale. Forse l'esercizio stilistico sta in quello, e ognuno con la propria visione, che ringraziando il cielo ancora non è codificata e imbrigliata in schemi rigidi e precostituiti. Anche perché chi fa gli schemi? E non sto parlando di tecnica e inquadratura. Take it easy

Paolo lo stai dicendo tu stesso cosa vuol dire "famoso": famoso non per me, ma per l'universalità.
Cosa vuol dire? Che io posso anche non conoscere quel libro, per mia ignoranza, ma che è riconosciuto a livello universale.
Il libro di Fabio Volo lo ignoravo pure io, ma documentandomi ho scoperto essere un best seller, tanto da averne tratto un film.
Famoso non vuol dire che è un buon libro.
Avevamo appunto a suo tempo detto che il "famoso" ognuno avrebbe dovuto valutarlo con ricerche personali, altrimenti il contest doveva essere "copertina di un libro edito"

Ovviamente tutto questo discorso non nasce per polemizzare. Ripeto: il contest è un gioco. Nasce per creare dibattito, discussione, analisi e non fermarsi al voto "mi piace, non mi piace".
Anche perchè i temi dei contest dovremmo proprio sceglierli in funzione di poter andare oltre il puro estetismo di un'immagine, e questo era un ottimo tema

Per esempio la foto che ha vinto è stupenda per la sintesi con cui rappresenta il libro: un ceppo di legno, il naso lungo delle bugie, il cappello del burattino

(Piccolo O.T. consiglio a tutti di leggere i libri di Volo, ancora meglio sarebbe leggerli dal primo all'ultimo e non sparsi. Molti pensano che siano libri pieni di ovvietà per ragazzine, ma se si va oltre si scoprono concetti molto molto interessanti)

E' un discorso complesso, ma ci sono dei canoni che sono indiscutibili, secondo me. Una persona può piacere o no, ma ci sono certi canoni che la rendono oggettivamente bella o brutta. Lo stesso discorso si può fare per la "famosità" secondo me. Un libro può essere letto da molti o da pochi, ma ci sono libri che sono famosi perchè una serie di fattori li rendono tali, altri no.

esatto, in ogni caso se parliamo di famosità di un libro è legato all'entourage culturale che frequenti, perché se parliamo di libri universalmente conosciuti, allora rimangono solo i classici, e quindi restringi il campo d'azione. Se per un certo gruppo di amici letterati famoso è -Il giuoco delle perle di vetro- di Herman Hesse o -Le ho mai raccontato del vento del Nord- di Glattauer, giudicati dei capolavori e gli altri non lo leggono ma per il circolo dei lettori sono dei capisaldi, l'unica cosa che posso giudicare è l'attinenza della foto di copertina con il titolo. Ma ripeto stiamo tagliando il prosciutto con il bisturi. :-))

Ma non è l'attinenza della foto di copertina con il titolo che andava giudicata.
Bisognava giudicare se la foto era congeniale al libro, famoso perchè così potevo documentarmi per valutare l'attinenza col libro

Le avventure di Pinocchio se non le conosco e non le ho mail lette come faccio a dire che il ceppo di legno col naso e il cappello sono attinenti?

Il libro di Fabio Volo "Il giorno in più" che nesso ha con un'immagine ritraente due persone su un pullman pubblico?
Devo per forza documentarmi, leggere il libro o trovare un riassunto che mi faccia capire se l'immagine è attinente.
Questo era il lavoro da fare che era molto più interessante e costruttivo che limitarsi a votare un'immagine se era bella e allineata al titolo.
Per questo motivo reputo il tema del contest molto valido

Ad esempio la mia dei lucchetti forse non è stata capita o più probabilmente era solo brutta!

stego ha scritto:Ad esempio la mia dei lucchetti forse non è stata capita o più probabilmente era solo brutta!

Ma come la mia di Misery, se non hai letto il libro (o visto il film) non sai perchè c'è una macchina da scrivere con un coltello insanguinato. Al contrario del collezionista di ossa, che non centra nulla con la foto delle ossa (di pollo per ovvi motivi! ). Ma appunto sapendo che quasi nessuno si sarebbe documentato sui libri ho voluto fare una foto che riprendesse il contenuto del libro ed una che riprendesse solo il titolo.

Aimè non è servito ad una mazza tutto sto ragionamento!! ahaha!!

coltello elettrico da cucina e ascia. libro il film: spezza gambe con martello xdiego
federico moccia , ponte miglio a Roma . x stego

Diego Corvasce ha scritto:
Ma come la mia di Misery, se non hai letto il libro (o visto il film) non sai perchè c'è una macchina da scrivere con un coltello insanguinato. Al contrario del collezionista di ossa, che non centra nulla con la foto delle ossa (di pollo per ovvi motivi! ). Ma appunto sapendo che quasi nessuno si sarebbe documentato sui libri ho voluto fare una foto che riprendesse il contenuto del libro ed una che riprendesse solo il titolo.

Aimè non è servito ad una mazza tutto sto ragionamento!! ahaha!!

Ma non è vero, daiii...solo dialogando si capiscono i vari "angoli di ripresa" meravigliosi e sfaccettati. Vedi come un titolo più o meno compreso dà adito a diverse interpretazioni- Per esempio io lo avevo inteso (sicuramente sbagliando) con un libro (che poteva essere famoso per una questione di facilità interpretativa...vedi pinocchio) la cui "nuova cover" con la nostra visione, potesse dare un'indicazione, uno stimolo a indicare il percorso narrativo.
Misery l'ho collegata immediatamente ad un qualcosa concernente sicuramente un romanzo, un omicidio, un thriller, un qualcosa legato alla letteratura noir, quello di Moccia, con il fatto che è stato il best readed da tutta una fascia adolescenziale che ha devastato i ponti, italiani e non, con lucchetti di ogni tipo, si capiva dove voleva parare.
Caro Diego, alcune volte anche solo un dibattito aiuta a capire meglio cosa vogliamo comunicare con i nostri "ritagli di realtà" 24x36...peccato non poterlo estendere ad un numero maggiore di persone (ma un forum non dovrebbe servire a questo?!). Qualcuno potrebbe obiettare: "io faccio foto, non filosofia", ma relazioni intellettuali o affinità elettive, accrescono le nostre capacità di giudizio e valutazione e cerchiamo di presentare al mondo la nostra personale visione utilizzando il nostro filtro culturale ampio o limitato che sia.

devo correggere un nome .ho sbagliato , il ponte è Milvio , dove sono stati installati i lucchetti. x Stego

Diego Corvasce ha scritto:
Mi trovi d'accordo, ma sarebbe anche bello dare un giudizio tecnico alla foto, come sarebbe bello fare un dibattito a fine votazione...ci sarebbero tante cose bella da fare!

Finora (ahimè) per una serie di motivi non son riuscita a partecipare ai contest....(spero prox).... .....
e.....concordo con Diego......la serata della votazione dovrebbe essere "votazione e discussione".....servirebbe a capire meglio e crescere sia fotograficamente che nella valutazione delle foto........ma questo è il mio "modesto parere"..........

Concordo pienamente con quanto detto da Angela e da Diego.
Alcune volte ho provato, dopo le votazioni, a iniziare una discussione sulle foto (alcune volte lo avevo anche specificato sul forum quando indicavo la serata delle votazioni proprio con i termini: "visualizzazione, votazione e discussione delle foto partecipanti" ) ma, mi e' sembrato, che il tutto finisse in un semplice elenco delle foto ricevute e ai complimenti per le foto elette. Penso invece che una discussione sulle singole foto, anche con critiche costruttive che le persone con piu' esperienza sarebbero senz'altro in grado di fare, potrebbe essere molto utile alla crescita di tutti noi.
Questo e' il mio personale parere.

Matteo Maso ha scritto:

Ecco per esempio due risultati di due autorevoi giurie che vengono analizzati e discussi, ma che hanno nell'oggettività la scelta:

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2013/02/19/news/world_press_photo_ritocco-52942610/?ref=HREC2-1

http://www.fotografidigitali.it/news/vincitore-del-concorso-fotografico-national-geographic-squalificato-per-aver-eliminato-un-sacchetto_45495.html

Comunque i due link di Matteo dimostrano eloquentemente che le giurie (una lassista, l'altra fiscale) andrebbero abolite subito !!! O almeno sostituite da un computer che farebbe di certo meglio il loro lavoro e sarebbe veramente oggettivo, cosa che le giurie certo non sono.

Ma il computer in questi due casi probabilmente avrebbe dato lo stesso risultato visto che:
1) nel primo caso l'esposizione in stile HDR (apertura ombre, chiusura luci) non è giudicabile come "finzione e fotomontaggio", visto che la post produzione oggi è palesemente pesante e nessuno specifica nei regolamenti che dovrebbe essere "a toni neutri" senza alterazioni cromatiche rispetto al punto di bianco (si toglierebbe molta soggettività)
2) nel secondo caso il computer analizzerebbe il raw e il jpg, riscontrerebbe un'anomalia di pixel (il sacchetto sparito) e applicherebbe il regolamento di eliminare le foto discrepanti