Street Fighting - Altra foto eliminata

Un altro caso di fotografia eliminata dopo il riconoscimento di un premio.

Qui al storia
http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2010/03/21/questioni-di-dettaglio/

Qui la verifica
http://www.petapixel.com/2010/03/03/world-press-photo-disqualifies-winner/

Secondo voi era da squalificare oppure no ?

Nel WPF contano molto le didascalie che accompagnano le foto.
In questo caso bisognerebbe trovare quella della foto incriminata in modo da capire se il crop e la post produzione abbiano modificato l'interpretazione.
Così su due piedi, direi che vedendole si percepisce due emozioni diverse

La foto è stata squalificata non per il crop, ma per l'eliminazione di un dettaglio (piede che spuntava tra il pollice e l'indice). Come il solito le giurie fanno il bello e il cattivo tempo dato che il regolamento (“L’immagine non può essere alterata. Possono essere accettati solo ritocchi conformi agli standard comunemente accettati del mestiere”.) si presta all'interpretazione che più aggrada loro e a discussioni infinite. A mio parere la foto non vale granché sia nell'originale sia nella versione croppata e dimostra come il più delle volte le giurie di premi prestigiosi valutino alla cdc o seguendo le mode. Questo caso è molto diverso da quello del lupo, che infrangeva una regola di tipo funzionale, chiara e ben valutabile.
E' un po' come quando si censuravano i film perché offendevano "il comune senso del pudore".  Sono per il permessivismo totale, così si taglia la testa al toro (... poverino ) e l'eliminazione di regole vaghe e variamente interpretabili come quella riportata su. Inoltre il giudice manterrebbe sempre la facoltà di non premiare la foto che ritenesse troppo postprodotta, qualora per lui ciò costituisca un criterio importante di valutazione.

Ma il visto censura nel cinema ha sfornato capolavori che se non ci fosse stato non sarebbero mai stati fatti.
Lessi un libro dove diversi grandi registi esponevano i problemi riscontrati e le fantasiose astuzie per arginare il visto censura e riuscire a fare il film.
Come in tutti i campi: la libertà assoluta genera il nulla, i paletti generano l'estro e l'astuzia.
Quanti al fatidico "tema libero" lasciavano il foglio in bianco e preferivano un tema dato dall'insegnante?!?

I paletti sono un'altra cosa, come ad esempio il tema del concorso, la distinzione tra animali selvaggi e non, etc. Io parlavo di libertà per quanto riguarda l'uso della postproduzione, in quanto non definibile esattamente a priori. Come per  quanto riguarda la censura il cercare di stabilire il massimo grado di postproduzione accettabile è una battaglia persa in partenza. D'altra parte la foto mente sempre in ogni sua fase del processo fotografico, quindi tanto vale rassegnarsi ed usare altri criteri di valutazione che non siano quello della veridicità.